
Per una migliore comprensione di seguito spieghiamo come funziona il fondo e ogni altra informazione che è utile conoscere.
COME FUNZIONA IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Con le risorse del Fondo Nuove Competenze (FNC) viene ricompensato il mancato guadagno delle imprese che impiegano ore di lavoro in formazione, attraverso un rimborso comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali.
Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non può eccedere i 10 milioni di euro.
Come disciplinato dal Decreto 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, il FNC rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:
• la retribuzione oraria è finanziata dal FNC per un ammontare pari al 60% del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard. Per chiarimenti su come calcolare il costo del lavoro e quali sono i criteri di verifica applicati da ANPAL, come da Decreto n. 275 del 23 settembre 2022, vi consigliamo di leggere la pagina dedicata su www.anpal.gov.it/faq;
• gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria;
• la quota di retribuzione oraria è rimborsata per intero in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. Tali accordi devono prevedere una riduzione di almeno un’ora del normale orario di lavoro settimanale.
Nel paragrafo 9 del bando ANPAL, aggiornato dal Decreto del Commissario Straordinario n. 345 del 12 dicembre 2022, vengono specificati i criteri di valutazione di ogni istanza da parte dell’Agenzia. Invece, l’erogazione del contributo viene eseguita da INPS, ma sempre su richiesta di ANPAL. Scopriamo insieme a chi si rivolge la misura.
A CHI SI RIVOLGE IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori in specifici ambiti, da realizzarsi anche nel corso dell’annualità 2024
Tali datori di lavoro:
• devono essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale;
• non devono trovarsi in condizione di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in procedimenti finalizzati alla dichiarazione di una di tali situazioni;
• non devono avere contenziosi giudiziali o stragiudiziali con ANPAL riguardanti contributi pubblici.
Si intendono per società a partecipazione pubblica, le società a controllo pubblico, nonché le altre società partecipate direttamente da amministrazioni pubbliche o da società a controllo pubblico.
Per la scadenza per la sottoscrizione degli accordi collettivi OCCORRE ASPETTARE IL DECRETO ATTUATIVO
COME FUNZIONANO GLI ACCORDI COLLETTIVI
Gli accordi collettivi sono quelli previsti ai sensi dell’articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dell’articolo 4 del Decreto Agosto e servono a rispondere alle esigenze dei datori di lavoro a seguito di mutate esigenze organizzative e produttive o per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori. In particolare, per il secondo sportello della misura gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono:
• essere stati sottoscritti (ASPETTARE DATA DAL DECRETO ATTUATIVO);
• specificare il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
• indicare il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo. Il limite minimo delle ore per ogni lavoratore è di 40, mentre quello massimo è pari a 200;
• precisare il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza. Il datore di lavoro, inoltre, al momento della presentazione dell’istanza, può optare per lo svolgimento della formazione nei 110 giorni dall’approvazione della domanda e provvedere alla rendicontazione nei 40 giorni dalla conclusione dei percorsi di sviluppo delle competenze Nel paragrafo 7 e 8 del bando ANPAL 2022, aggiornati dal Decreto del Commissario Straordinario n. 345 del 12 dicembre 2022, vengono specificati i dettagli su come erogare le attività formative e come attestare le competenze acquisite. A chiarire i passaggi per gli Enti formativi, nel caso in cui le Regioni non abbiano stilato gli appositi elenchi, è anche la nota integrativa n. 4360 del 5 aprile 2023;
• presentare il progetto formativo che individui i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze. Nel paragrafo 6 del bando ANPAL, vengono specificati i dettagli tecnico operativi su come stilare il progetto formativo;
• indicare il fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di un accordo di sviluppo per progetti di investimento strategico o nel caso del ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.
FOCUS SULLA TRANSIZIONE DIGITALE ED ECOLOGICA
Dall’avvio del secondo sportello FNC, gli accordi collettivi devono specificare anche i processi dove è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.
I processi devono prevedere innovazioni:
• nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
• per l’efficientamento energetico e l’uso di fonti sostenibili;
• volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
• per la produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
• volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
• per la promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.
Restiamo a disposizione per informazioni in ordine all’assistenza e alla consulenza per la predisposizione delle domande di finanziamento. E’ possibile contattarci al n. 081 7871810, oppure inviare una e-mail a segreteria@adim.info