Phase 2 Covid emergency 2019: Resumption of judicial activities starting from 11 May 2020

COMUNICATO STAMPA

FASE 2 COVID EMERGENCY 2019. RESUMPTION OF ACTIVITIES’ JUDICIAL RULES FROM 11 MAY 2020.

PROBLEMS CONNECTED TO THE REOPENING OF THE OFFICES OF THE JUSTICE OF THE PEACE IN THE SOUTHERN SOUTHERN AND PARTICULARLY IN THE CAMPANIA REGION RELATED TO INIDONIETA’ OF THE ENVIRONMENTS, TO THE LACK OF COMPUTERIZATION IN OFFICES AND THE IMPOSSIBILITY’ DI AVVALERSI DELLA TRATTAZIONE SCRITTA IN DEROGA ALLA DISCIPLINA RECATA NEL CODICE DI RITO.

CRITICITANELLA GESTIONE E NELLO SMALTIMENTO DEL CONTENZIOSO E DEI CONNESSI ADEMPIMENTI A CARICO DELLE PARTI E DEL PERSONALE DI CANCELLERIA. ASSENZA DI REALI TUTELE PER GLI OPERATORI DEL DIRITTO.

NECESSITADI PROROGARE LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA

La gestione della fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, che si riassume nel concetto diriapertura”, suscita non poche perplessità in assenza di discipline omogenee e criteri certi cui ispirarsi perché non siano posti nel nulla i sacrifici umani ed economici richiesti durante i due mesi di blocco della maggior parte delle attività del Paese. Quel che in questa sede maggiormente interessa ed invita ad una attenta riflessione, è la scarsa attenzione che le Istituzioni hanno mostrato per il settore della giustizia, dimenticandone l’amministrazione e lasciando agli organi di rappresentanza ed ai vari Tribunali la facoltà di regolamentare, con diversi protocolli di intesa, la modalità con le quali dare attuazione alla fase 2, quella della riapertura. Senonché, gli operatori del diritto sanno bene che in assenza di disciplina organica, di criteri certi ed omogenei si rischia un vero e proprio attentato alla legalità ed in definitiva un diniego di giustizia a discapito non solo dei cittadini, ma anche di coloro che potrebbero vedere irrimediabilmente mortificato il senso intrinseco della professione scelta, quella forense.

La lente di ingrandimento per focalizzare tali scenari, è proiettata principalmente sui Tribunali del meridione, da sempre costretti a lavorare in condizioni maggiormente disagiate sotto più profili e, ancor più, sugli uffici del Giudice di Pace, che rappresentano una realtà, Unfortunately, eccessivamente trascurata benché, in virtù delle sempre più ampie competenze sancite dall’art. 7 c.p.c., si trovino a gestire la maggior parte del contenzioso, soprattutto di natura risarcitoria.

Studio Legale – Associato Vizzino

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